TREKKING “GARGANO, LA MONTAGNA SUL MARE”

Definito anche lo “sperone d’Italia”, il Gargano è un imponente promontorio che si protende per 70 km nel mare Adriatico, dando origine al Golfo di Manfredonia. La grande varietà biologica esistente sul suo territorio è il risultato della millenaria evoluzione della cosiddetta “Isola Gargano”. Circa 160 milioni di anni fa, infatti, l'attuale “Sperone d'Italia” era un'isola. Nel tempo intercorso fra 160 e 70 milioni di anni fa, per effetto di numerosi fenomeni ambientali e geologici, quest'isola si è unita allo “stivale” conservando però il suo tesoro di diversità biologica.

Proprio per tutelare questa preziosissima varietà biologica nel 1991 è stato istituito il Parco Nazionale del Gargano che racchiude i più diversi ecosistemi, ricchissimi di flora, fauna e meravigliosi e variegati paesaggi: colline e rilievi montuosi, l’arcipelago delle Tremiti, i laghi di Lesina e di Varano, valloni e praterie, foreste e boschi, coste frastagliate e grotte marine. Tutto in 120.000 ettari di superficie. I segnali più evidenti della biodiversità del Gargano sono presenti nella Foresta Umbra, una maestosa faggeta secolare considerata “faggeta depressa” perché il Faggio si trova a quote molto più basse dei classici 800 metri.

Al suo interno inoltre si assiste ad un altro fenomeno naturale denominato "macrosomatismo vegetale”: forme di gigantismo sia delle specie arboree che delle specie arbustive, frutto dell’antico isolamento del Promontorio. Ogni periodo dell’anno è perfetto per andare alla scoperta del Parco Nazionale del Gargano. Fare trekking sul Gargano permette di scoprire come questo territorio sia ricco di storia e cultura oltre che di straordinarie bellezze naturalistiche. Camminare sarà il modo più autentico e profondo per godere di tutto questo, un modo per immergersi e farsi avvolgere da tutti i colori, i suoni, gli odori, i sapori che questa terra sa offrire. 

PRIMO GIORNO
Entro le ore 17:00 arrivo a Rodi Garganico e successivo incontro con l'Associazione “I BAMBINI DI ANTONIO” (*) (vedi note)

SECONDO GIORNO

Cammino da RODI GARGANICO (Piazza Garibaldi) a VICO DEL GARGANO (Via del Risorgimento)
11,4 km – Quota minima 0 m - Quota massima 437 m - Pendenza 3,5% - Ascesa 672 m - Discesa 269 m - Tempo di percorrenza 4 ore – Tempo per le soste 1 ora e 30 minuti – Tempo totale di percorrenza 5 ore e 30 minuti

« Si dice che sia tanto soave l'odor degli aranceti sul lido di Rodi Garganico, da far venir le lacrime agli occhi quando è il tempo della fioritura. » (Riccardo Bacchelli, da “Le arance dell'unità Italiana”)

L’escursione comincia dal centro abitato di Rodi Garganico da cui si raggiunge lo splendido litorale. Dal litorale si arriva alla località “Molino di mare” dove sfocia il torrente Asciatizzi. Da qui, percorrendo una strada rurale che sale verso le colline, ci si addentra in un’area ricca di piante di limoni e arance. Qui nel periodo di fioritura è possibile percepire l’intenso profumo delle zagare in tutta la zona. Arrivati alla “Sorgente del Canneto”, da cui sgorga un’acqua purissima proveniente dalle alture carsiche del Promontorio Garganico, ci si ferma per ristorarsi godendo di uno splendido panorama.

A pochi passi dalla sorgente, incastonata in un meraviglioso paesaggio, sorge la chiesa rurale di S. Maria di Canneto, la cui costruzione risale intorno all'anno mille. Proseguendo verso un sentiero tra uliveti e piante della Macchia Mediterranea si raggiunge la sommità di Monte Nicola (375 m.s.l.m.) da dove lo sguardo spazia su incantevoli panorami sull’intero litorale e sulle Isole Tremiti. Da qui si continua verso la località “Chianche Lisce”, raggiunta la quale si percorre un antico tratturo fino ad arrivare alla chiesa di “Santa Maria Pura”: la sua origine risalirebbe alla fine del ‘600 e il suo nome deriverebbe dall’antica usanza di seppellirvi le vergini e i fanciulli. Sotto l’edificio è collocata la “Fontana Vecchia” le cui acque confluiscono in una vasca del 1885.

Dopo un breve ristoro si raggiunge il centro abitato di Vico del Gargano, conosciuto anche come il paese degli innamorati perché il suo santo Patrono è San Valentino. Da non perdere il suo caratteristico borgo antico, con il suo suggestivo “Vicolo del Bacio”, il “Trappeto Maratea” un frantoio del XIV secolo costruito nella roccia e il Leccio di 400 anni situato davanti al Convento dei Cappuccini.

TERZO GIORNO

Cammino da VICO DEL GARGANO (Via del Risorgimento) a PESCHICI (Piazza 4 Novembre)
18,4 km – Quota minima 8 m – Quota massima 570 m – Pendenza -1,9% - Ascesa 643 m – Discesa 1.003 m – Tempo di percorrenza ore 6 – Tempo per le soste ore 1 e minuti 30 – Tempo totale di percorrenza ore 7 e minuti 30

Il percorso si svolge lungo una strada rurale che scende fino a raggiungere il Torrente Romandato, dove inizia l’affascinante Canyon scavato dalla forza dell’antico fiume ora prosciugato. Da qui il cammino continua in salita in un fitto bosco tra alberi di Castagno, Nocciolo, Pero selvatico e Cerro fino ad arrivare alle prime propaggini della Foresta Umbra, l’imponente faggeta secolare della Puglia. Il percorso prosegue lungo un sentiero situato su una dorsale fra Vico del Gargano e Peschici. Da qui è possibile ammirare a sinistra una bellissima panoramica di Vico del Gargano e a destra una vista su Peschici e il mare.

Nel territorio attraversato si notano masserie sparse, ampie superfici incolte, in parte rimboschite negli ultimi anni, e modesti appezzamenti a coltura specializzata (soprattutto vite). Sulle pendici dell’abitato di Vico si estendono invece uliveti, una tipologia ricorrente nel paesaggio del Gargano, che avvolgono a corona le dimore urbane. Il tratto costiero, caratterizzato da profonde insenature circondate da ripide scogliere, è fra i più suggestivi del Gargano. Si gode di un bellissimo panorama di Peschici, del Mare Adriatico e delle Isole Croate per poi proseguire in discesa in un bosco di Conifere e Macchia Mediterranea, fino ad arrivare a Peschici.

QUARTO GIORNO

Cammino da PESCHICI (Piazza 4 Novembre) alla località “SFINALICCHIO”
15,7 km – Quota minima 0 m – Quota massima 120 m – Pendenza -0,4% - Ascesa 638 m – Discesa 700 m - Tempo di percorrenza ore 5 – Tempo per le soste ore 1 e minuti 30 – Tempo totale di percorrenza ore 6 e minuti 30

Il percorso si sviluppa lungo il tratto di costa che va da Peschici a Località “Sfinalicchio”. Si ammirano alte falesie a picco sul mare, incantevoli baie, grotte marine abitate già dall'Età del Bronzo, le Torri di avvistamento, fortificazioni erette per difendere il territorio dalle scorribande dei Saraceni, e i suggestivi trabucchi, antichi e pittoreschi marchingegni da pesca protesi sul mare, utilizzati già al tempo dei fenici.  Il cammino attraversa Spiaggia di Procinisco; Punta, Trabucco e Spiaggia San Nicola; Spiaggia Zaiana; Punta, Trabucco, e Grottone di Manaccora; Baia di Manaccora; Trabucco,Torre e Spiaggia di Calalunga; Spiaggia del Turco; Torre e Spiaggia di Gusmay; Spiaggia di Manacora; Trabucco Furcichella; Torre e Spiaggia di Sfinale per arrivare alla linea di confine tra Peschici e Vieste.

Inoltrandosi tra incantevoli paesaggi naturali, boschi, pinete e la vegetazione ricca di Macchia Mediterranea, si raggiunge il “Riparo Sottoroccia” di “Sfinalicchio”, un’area caratterizzata da importanti testimonianze archeologiche. All’interno del riparo, che risale alla fine del Paleolitico (12.000 / 11.000 anni fa) sono presenti incisioni singole e composizioni che compongono un’articolata espressione di graffiti riconosciuta come la migliore arte parietale in Puglia.

QUINTO GIORNO

Cammino dalla località “SFINALICCHIO” a VIESTE (Piazza Kennedy)
13,6 km – Quota minima 0 m - Quota massima 34 m - Pendenza -0,1% - Ascesa 303 m - Discesa 316 m - Tempo di Percorrenza ore 4 e minuti 30 – Tempo per le soste ore 1 e minuti 30 – Tempo totale di percorrenza ore 6

Continua l’itinerario lungo la costa che ora risulta più frastagliata e ricca di grotte marine. Superate le Spiagge di Sfinalicchio, Crovatico, Stretta e La Chianca si arriva al Parco Archeologico Necropoli Paleocristiana “La Salata”, Oasi Naturale gestita dalla Parrocchia “S. Giorgio” di Vieste. Si tratta di una necropoli paleocristiana costituita da oltre 300 tombe scavate nella roccia, databili intorno al III-IV sec. d. C.. Definita dagli archeologi come la più maestosa e suggestiva necropoli del bacino mediterraneo, è immersa in un suggestivo scenario naturale costituito da Macchia Mediterranea e da due sorgenti carsiche che sgorgano da una grotta, chiamata “La Salata”.

Il cammino prosegue attraversando Spiaggia Scialmarino, Trabucco e Torre di Porticello, le Spiagge di Molinella, Braico, Punta Lunga, Grotta dei Colombi, Dietro San Lorenzo, San Lorenzo fino a giungere nella caratteristica Vieste. La cittadina nel tempo subì diversi attacchi e saccheggiamenti tra cui, nel 1239, quello ad opera dei Veneziani, e nel 1554 il sanguinario assedio compiuto dai turchi comandati dal terribile Dragut Rais.

SESTO GIORNO
da VIESTE alle ISOLE TREMITI (con motonave)

Questo è il primo giorno dedicato alle “perle dell’Adriatico”: le splendide Isole Tremiti. Ci si imbarca da Vieste per giungere all’Isola San Nicola e iniziare il giro in barcone di tutto l’arcipelago per conoscere le affascinanti grotte marine, le calette selvagge, gli splendidi scenari marini e la statua sommersa di San Pio da Pietrelcina. Dopo il tour in barca si visita l’Isola San Nicola, il centro storico e amministrativo dell’isola con la sua celebre fortezza, l’abbazia di Santa Maria a Mare caratterizzata dalla sua complessa struttura architettonica e dal meraviglioso mosaico sul pavimento della navata centrale. L’antico penitenziario dell'isola fu colonia penale già nel 1783, luogo di esilio di libici e, durante il fascismo, dell’ex presidente della Repubblica Sandro Pertini. Il cammino prosegue fino alla punta dell’isola circondati da una rigogliosa Macchia Mediterranea.

SETTIMO GIORNO
ISOLE TREMITI (mattina)

L’itinerario di questo giorno è dedicato alla conoscenza di San Domino, l’isola più grande dell’arcipelago delle Tremiti e anche quella più turistica. Quasi totalmente ricoperta da boschi di pini d’Aleppo e dalla profumatissima macchia mediterranea, con gineprirosmarinomirto, quest’isola venne battezzata dai monaci benedettini come “l’Orto di paradiso” per la fertilità della terra e il grande numero di piante e fiori. Fin dall’antichità le Isole Tremiti sono conosciute con il nome di Isole Diomedee per l’antica leggenda legata al mito di Diomedee. Il celebre eroe omerico dopo la caduta di Troia peregrinò nel mare Adriatico fino a fermarsi nella Daunia dove fondò diversi centri. Diomede però trascorse il resto della sua vita proprio nell’arcipelago delle Tremiti dove poi fu sepolto. La leggenda (ritrovata negli scritti di Omero, Virgilio, Plinio il Vecchio) vuole che i fedeli compagni, trasformati in uccelli dalla dea Venere, continuino a sorvegliare l'eterno sonno del loro eroe e a piangere la sua scomparsa con i loro versi notturni simili a un lamento. L’itinerario alle Isole Tremiti si conclude nel pomeriggio quando è previsto l'imbarco su motonave per fare ritorno a Rodi Garganico.

<< … non va dimenticata la dimensione storica delle isole. Ciò che consiglio è di fare una vacanza della conoscenza, per ricostruire la memoria storica dell'arcipelago, protagonista, nei secoli scorsi, di rilevanti avvenimenti storici. Queste isole sono così ricche di storia, di cultura e di leggende che vale la pena conoscerle per poterne godere a piene mani.>> (LUCIO DALLA, da un'intervista sul web, maggio 2002)

OTTAVO GIORNO
Partenza da RODI GARGANICO per il ritorno a casa.

NOTE

Nel corso di questo cammino sono previste diverse attività sociali. Alcuni momenti saranno dedicati all’incontro e alla condivisione con alcune realtà locali impegnate in attività non lucrative di utilità sociale. S’incontreranno:

• L'Associazione “I BAMBINI DI ANTONIO” di Rodi Garganico è nata dal desiderio dei genitori Piero Gallo e Anna Tamburrano di mantenere viva nel tempo sia la memoria del loro unico figlio Antonio Maria Gallo sia la memoria di tutte le giovani vite spezzate precocemente. Il progetto dell'Associazione ruota intorno all'idea di fornire un'opportunità di sviluppo delle popolazioni in assoluto stato di povertà del distretto di Kapeeka in UGANDA (Africa); con un occhio di riguardo ai bambini, che rappresentano il futuro del mondo.

• L'Associazione SANTA MARIA PURA di Vico del Gargano, nata nel 2001 per volontà di Michele, Francesco e Nicola, si occupa della manutenzione e cura della piccola chiesa per le funzioni religiose e come sede per varie manifestazioni culturali e di intrattenimento.

• L'Associazione NAZIONALE CARABINIERI di Vico del Gargano ai tradizionali scopi associativi aggiunge l'impegno sociale nelle varie forme di “volontariato” e varie iniziative nei settori culturale, ricreativo e sportivo.

• L’associazione culturale, musicale e teatrale “L’ARCOBALENO” di Peschici si propone, senza fini di lucro, lo svolgimento di ogni attività indirizzata alla diffusione e allo studio delle discipline artistiche, in particolare della musica e del teatro. Essa intende offrire alla comunità tutti i servizi che concorrano efficacemente all’educazione e alla formazione artistica della comunità medesima, in particolare dei minori valorizzandone l’aspetto pedagogico ed educativo della cultura musicale e teatrale.

• La SOCIETA' di STORIA PATRIA di Vieste si occupa della valorizzazione della storia e della cultura locale. Negli ultimi anni si è dedicata alla riscoperta e valorizzazione di persone come Mimmo Sesta e Gigi Spina, due Viestani che costruirono il “tunnel 29” sotto il muro di Berlino; di Pier Luigi Torre, Ingegnere Viestano che progettò la mitica Lambretta, il Savoia-Marchetti S.55 e la prima “scatola nera”.

• Il “SOVRANO ORDINE dei PELLEGRINI di SAN MICHELE” si occupa della valorizzazione dell'antico pellegrinaggio da Vieste a Monte Sant'Angelo. I Pellegrini, dopo la giornata di lavoro, il 7 maggio e il 28 settembre di ogni anno, camminando nell'oscurità della notte, raggiungevano la Grotta dell'Arcangelo. Questo “cammino” era caduto in  disuso e ora è stato egregiamente ripristinato grazie all'impegno di questo Ordine.

PERSONALITA' LEGATE A QUESTI LUOGHI

• ANDREA PAZIENZA, fumettista, pittore e illustratore a tutto campo che ha realizzato anche manifesti per il cinema (“La città delle donne” di Federico Fellini), per il teatro e numerose copertine di dischi. A lui hanno dedicato le proprie opere: Angelo Orlando con il suo film “L'anno prossimo vado a letto alle dieciRoberto Benigni con il film “Il piccolo diavolo”; Stefano Benni con la poesia “Zanardi.

• GIACOMO MICAGLIA, linguista. Probabilmente fu prozio del famoso letterato Pietro Giannone che all'inizio della sua autobiografia afferma: “Io nacqui da onesti parenti a' sette di maggio dell'anno 1676, in una terra del Monte Gargano, nella Puglia de' Dauni chiamata Ischitella... allevato nell'infanzia dalla non men pia che savia mia madre, Lucrezia Micaglia...”.

• PIETRO GIANNONE, filosofo, storico e giurista, esponente di spicco dell'Illuminismo Italiano. Autore della “Istoria Civile del Regno di Napoli”.

• CESARE TURCO, pittore rinascimentale, allievo di Giovanni Antonio d'Amato e di Andrea Sabatini. I suoi dipinti sono presenti a Napoli nelle chiese di Santa Maria delle Grazie (“Il battesimo di Nostro Signore”) delle Monache del Gesù (“Circoncisione”) e di Santa Marta (“La resurrezione di Lazzaro”).

• DOMENICO SANGILLO, pittore e poeta.
GIUSEPPE CASSIERI, scrittore e commediografo.
• PAPA GREGORIO XIII, già Vescovo a Vieste.
• VINCENZO GIULIANI, medico, storico ed archeologo.
• LORENZO FAZZINI, fisico e matematico.
• GAETANO EMANUELE FAZZINI, architetto.
• FRANCESCO DELL'ERBA, scrittore e giornalista.
• MICHELANGELO MANICONE, religioso Francescano, naturalista, saggista e filosofo.
LUCIO DALLA, musicista, attore e cantautore. Di formazione Jazz è stato uno dei più importanti, influenti ed innovativi cantautori Italiani di sempre.

RIFERIMENTI LETTERARI

• “IL PIATTO PIANGE” (1962) romanzo di Piero Chiara che narra le vicende dell'improbabile raid da Luino a Roma di un vogatore del Lago Maggiore. Contiene la citazione “A Rodi Garganico fecero indigestione di anguille, a Vieste di carrube”.

• “IL TUNNEL DELLA LIBERTA'” di Ellen Sesta. 126 metri sotto il muro di Berlino: la straordinaria avventura di due Italiani a Berlino nel 1961.

• “L'ISOLA DI CRISTALLO” romanzo di Maria Carmela Mugnano, ambientato alle Isole Tremiti. Narra la storia di Ines, una donna che ritorna nell'isola in cui è nata per risolvere i problemi del figlio Michele.

• “LE ARANCE DELL’UNITA’ ITALIANA” romanzo di Riccardo Bacchelli

DA VEDERE

• “ECCE HOMO”, In alcuni fotogrammi si distinguono chiaramente la Torre di Monte Pucci, l'Abbazia di Kàlena e i volti della popolazione di Peschici che partecipò alle riprese.

• “I CAVALIERI CHE FECERO L'IMPRESA” film di Pupi Avati (2001). La location fu Peschici.

• “UN'ESTATE AL MARE”, film dei fratelli Vanzina (2008). Il primo episodio (Il Conte di Montecristo) fu ambientato a Peschici.

• “PAZ' 77”, film documentario di Stefano Mordini (2001). Viene presentato Andrea Pazienza alle prese con il personaggio Pentothal.

• “PAZ !”, film di Renato De Maria (2002). Ha per protagonisti alcuni dei personaggi più importanti di Andrea Pazienza.

• “IL TUNNEL DELLA LIBERTA'” film TV di Enzo Monteleone (2004) sulle vicende del “Tunnel 29”.

• “LA LEGGE”, film di Jules Dassin (1958) girato a Rodi Garganico, Peschici e Carpino.

• “VIOLENZA AL SOLE”, film di Florestano Vancini (1969) girato nella suggestiva cornice delle Isole Tremiti.

DA ASCOLTARE

• “LA CASA IN RIVA AL MARE” di Lucio Dalla. Composta proprio alle Isole Tremiti e racconta la storia di un detenuto.

• “LUNA MATANA” album di Lucio Dalla. Il titolo è una licenza poetica del musicista ed allude a “Cala Matana” l'insenatura dell'isola San Domino dove sono situate la casa e lo studio dell'artista.

• Discografia del Cantautorecomprendente ventidue album in studio, un Q Disc, nove album dal vivo, varie raccolte ed album per il mercato estero.

BAGAGLIO: “ZAINO IN SPALLA”