Per capire cosa rende il Gargano una delle aree d’Europa con il più alto livello di biodiversità, bisogna andare indietro nel tempo. Circa 160 milioni di anni fa il Gargano era un’isola, separata dallo stivale d’Italia. Solo più tardi, per effetto di numerosi e vari fenomeni geologici e ambientali, il promontorio si è unito alla terra ferma formando l'inconfondibile "sperone".
L’origine isolana però ha segnato l’evoluzione naturale di questo territorio manifestandosi in un ambiente caratterizzato da habitat diversi. La Foresta Umbra, cuore verde del Gargano, ne è una tipica espressione: una faggeta secolare considerata "faggeta depressa" perché si trova a quote molto più basse dei classici 800 metri, favorite dalle abbondanti precipitazioni.
Al suo interno inoltre è possibile ammirare forme di gigantismo sia delle specie arboree che delle specie arbustive, segni del fenomeno naturale denominato "macrosomatismo vegetale", frutto dell'antico isolamento del Promontorio. Per tutelare questa "isola biologica" con tutta la sua grande varietà ambientale è stato istituito il Parco Nazionale del Gargano.
In questa stessa preziosa area della Puglia si ammirano i rilievi montuosi del Promontorio del Gargano, i due laghi costieri di Lesina e di Varano, le splendide Orchidee Spontanee, gli interessanti siti archeologici del Gargano, la costa frastagliata e ricca di grotte marine, la Riserva marina dell'Arcipelago delle Isole Tremiti. Un mosaico di habitat concentrati in un solo territorio, tutto da scoprire.